L’installazione di sistemi di videosorveglianza nei luoghi di lavoro deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti, attraverso un'apposita autorizzazione. Questa procedura consente di dotarsi di telecamere di sicurezza garantendo la conformità alla legge.
Sempre più aziende scelgono di installare impianti di videosorveglianza per migliorare la sicurezza degli ambienti lavorativi. Tuttavia, la normativa italiana stabilisce regole precise per la loro installazione e utilizzo. In particolare, l'articolo 4 della Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) dispone che strumenti che possano comportare un controllo a distanza dei lavoratori possono essere adottati solo per le seguenti finalità:
- esigenze organizzative e produttive;
- tutela della sicurezza sul lavoro;
- protezione del patrimonio aziendale.
La legge stabilisce inoltre che le telecamere non possono riprendere direttamente le postazioni di lavoro o le aree in cui si svolgono le attività produttive. Le riprese devono essere occasionali e non focalizzarsi sui lavoratori. Le telecamere possono invece essere posizionate in prossimità di ingressi, corridoi, parcheggi o altre zone di passaggio.
Rivolgiti a LIA per richiedere l’autorizzazione
Prima di procedere all'installazione dell'impianto, è necessario raggiungere un accordo con le rappresentanze sindacali interne, se presenti, oppure ottenere l'autorizzazione dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) attraverso una richiesta formale. L'installazione di un sistema di videosorveglianza senza le necessarie autorizzazioni può comportare sanzioni significative.